– I Commendatori di S. Maria di Centignano, nobili e guerrieri

CROCE DI MALTA

Il titolo di Cavaliere dell’Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme veniva conferito solo dopo un lungo e minuzioso esame della nobiltà della famiglia di origine del candidato. In molti casi essi erano i figli cadetti, attirati dalla possibilità di ottenere privilegi economici, come la gestione delle Commende.

La Commenda era un insieme di proprietà, ereditate, donate od acquistate dall’Ordine, normalmente legate ad una Chiesa con o senza la presenza di un Ospedale, quello che oggi potremmo definire un ostello per i viandanti e i pellegrini. Per tale motivo, le proprietà erano nelle vicinanze delle antiche vie di comunicazione.

Il Cavaliere, prima di poter aspirare alla carica di Commendatore, doveva servire come soldato nelle galee dell’Ordine per non meno di cinque anni, nel corso dei quali era obbligato ad imbarcarsi per varie missioni, che venivano definite come “carovane”.

Siamo quindi in presenza di personaggi temprati da una vita molto dura, nella lotta costante che li ha visti protagonisti per secoli contro l’Impero Ottomano e i pirati del Mediterraneo.

RITRATTO DI CAVALIERE DI MALTA FIORENTINO XVI SECOLO A

I Commendatori di S. Maria di Centignano finora documentati sono i seguenti:

  • Franci Giuliano (circa 1466)

Nella “The correspondance of Agostino Chigi (1466-1520)” Vol. 3, pag 259, edita dalla Biblioteca Vaticana si  afferma che Giuliano Franci, definito cavaliere gerosolimitano, ma che non è citato negli elenchi disponibili consultati, fosse in quel periodo precettore della Commenda di S. Maria di Centignano.

  • Sforzolini o de Sforziolinis Battista di Gubbio (circa 1472- >1475)

E’ nominato in almeno due atti del 1475 (ASVit Notarile di Vignanello b. 1 notaio Prete Agostino di Ser Blasio (Agostino Blasi)) come “eques ordinis jerosolimitani” e “rector et gubernator Ecclesiae Sanctae Mariae de Centignano”. Non è citato in nessuno degli elenchi consultati. E’ probabilmente membro della famiglia Sforzolini di Gubbio, a cui appartennero anche cavalieri templari.

  • Capodiferro o Capoferro Tiberio di Roma

Precettore/Commendatore dal 1532 a dopo il 1535

Negli elenchi sono presenti due Tiberio: uno ricevuto nell’ordine nel 1516 e un altro il 14 gennaio 1525.

Tiberio potrebbe essere il fratello di Domenico Capodiferro, che fu Governatore di Vignanello dal 1520 al 1523, anno in cui fu sostituito dal Papa a causa del suo malgoverno. Citato in vari documenti notarili di Vignanello.

  • Priorati Montino o Mutino

Commendatore (?) da prima del 1561 a dopo il 1576

Non riportato in nessun elenco. Nel documento notarile nell’Archivio di Stato di Viterbo (ASVit) Fondo Notarile di Vignanello, che documenta i rapporti fra Comunità di Vignanello e Chiesa di S. Maria di Centignano nel 1561, è definito “Reverundus Dominus”; è comunque evidente dal contesto che stiamo parlando del “responsabile” dei beni della Chiesa. In un atto del 1568 è definito “magnificus eques”. In questo atto Alfonso Marescotti risulta essere l’affittuario dei beni della Commenda. Montino, se è la stessa persona, è citato fra gli esecutori testamentari del Cardinale Ippolito d’Este nel 1572 col titolo “S.r Cav.(avalier)°” e “Ill.(ustrissim)°D.(omin)°”.

  • Tornaquinci Niccolò di Firenze, Gran Priorato di Pisa (?- fra Marzo e il 19 Agosto 1586)

Commendatore di S. Matteo di Orte, con i membri di S. Alo di Terni, S. Maria di Centignano di Vignanello, S. Giovanni di Giove, facente parte del Gran Priorato di Pisa, dal 1576 ad almeno marzo 1586.

Ricevuto nell’Ordine il 24 dicembre 1562

Difensore di Malta dal principio delle ostilità nel grande assedio del 1565, dove fu ferito durante la difesa di Forte S. Elmo e curato al Burgo. Governatore di Gozo dal 1573 al 1575. Assegnazione della Commenda e bolla del Gran Maestro di Malta del 6 settembre 1576 con la licenza di abbandonare Malta e andare al governo della sua Commenda di Orta, Centignano e Gignanello (così nelle Carte Strozziane ). Presente in S. Maria di Centignano, Orte e Terni dal 1577. Lascia Centignano per S. Alo di Terni nel 1581, dopo aver dato in affitto i terreni a Don Giulio Cesare Colonna con decorrenza 1 Maggio 1581. A maggio 1586 cede in affitto per tre anni a Vincenzo Girolamo Ginori, Commendatore di S. Maria in Carbonara i beni di Orte e Vignanello per 400 scudi di 10 giulii ciascuno annui.

  • Ginori Girolamo Vincenzo di Firenze, Gran Priorato di Pisa

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo dal 18 ottobre 1583 fino al 1604

Ricevuto nell’ordine il 14 Febbraio 1565

Processo di nobiltà con data 1565.

E’ inserito fra i Cavalieri del Terzo che nel 1565 partirono da Messina per soccorrere Malta sotto assedio. Durante la sua commendatura, prese in affitto il 9 maggio 1586 da Niccolò Tornaquinci i beni della Commenda di S. Matteo di Orte e di S. Maria di Centignano per 400 scudi annui. Alla morte del Tornaquinci, avvenuta fra il maggio e il 19 agosto 1586, la Commenda viene accorpata a S. Maria in Carbonara di Viterbo, ma Ginori si impegnò comunque a pagare al Comun Tesoro l’affitto per i tre anni.

  • Della Ciaia Antonio Maria (?)

Ricevuto nell’Ordine il 31 Maggio 1578

Processo di nobiltà con data 1577

  • Sesto Mario dei Marchesi di Ceva di Genova, Gran Priorato di Pisa

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano da ? a ?

Ricevuto nell’Ordine il 27 Giugno 1573

Cabreo di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano del 1613

  • Montemellini o Montemelini Tiberio di Perugia

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo dal 1628 al 1632

Ricevuto nell’Ordine il 10 novembre 1586, eletto Commendatore nel 1628, morto il 5 maggio 1632 e sepolto nella chiesa di S. Francesco a Viterbo

  • Ansidei Giovanni Battista di Perugia

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano dal  1654 (?) al > 1662 (?)

Cabreo di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano del 1613, contro copertina, dove viene indicato come Commendatore negli anni 1655-1657, forse anche 1654.

Cabreo di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano del 1662.

Ricevuto nell’ordine l’11 agosto 1616. Balì di S. Eufemia nel 1672

  • Tancredi Ottavio (1635-14/3/1722) di Siena

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano da ? a <1686

Citato come Commendatore  in “Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Cintignano 1707” del Commendatore Fra Orazio Buini

Ricevuto nell’ordine il 26 settembre 1647 e il primo a fare il contratto con Giuliano Musacchi di Vignanello. Nel 1666 era capitano del balio Clemente Accarigi ; nel 1671 era Governatore di Gozo, e fu mandato ambasciatore presso la corte francese .Nel 1680 era Commendatore della Commenda di S. Giorgio in Ravenna, nel 1698 Commendatore della Commenda di Ss. Vitale e Sepolcro in Verona, nel 1700 Gran Priore di Sicilia.

  • Strozzi Roberto di Firenze (?-prima del 1707)

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo da <1686 al 1700 (?)

Cabreo della Commenda di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Cintignano 1686

Ricevuto nell’Ordine il 17 Agosto 1638. Capitano delle galere dell’Ordine sotto l’Ammiraglio Paolo Raffaello Spinola. Nel documento dei “Miglioramenti” di Orazio Buini, 1707,  è detto defunto.

  • Alfieri Pietro dell’Aquila

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo da ? a < 21 aprile 1700

Definito antecessore di Orazio Buini nel documento dei “Miglioramenti” dello stesso Buini.

Ricevuto nell’ordine il 16 agosto 1660

  • Buini Orazio di Firenze (1650 (?) – 1712 (?))

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo dal 21 aprile 1700 a <1712

Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Cintignano 1707

Ricevuto nell’ordine il 9 luglio 1665 a 15 anni e Commendatore a 20. E’ figlio di Andrea e di Maria Teresa del Senatore Orazio di Federigo Strozzi .Premorì al padre morto il 7 gennaio 1712 e fu sepolto in S. Remigio Fu castellano dell’Isola di S. Elmo. Un altro fratello, Leonardo, fu Cavaliere di S. Stefano dal 1609.

  • Di Giovanni Andrea Fortunato (1675-9/8/1755) juniore di Messina, dei Marchesi di Solazzo

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo dal 29 Dicembre 1713 a <1729 (?)

Cabreo della Commenda di S. Maria in Carbonara di Viterbo 1714.

Ricevuto nell’ordine il 9 febbraio 1681 in minore età; è stato Commendatore sicuramente fino al 1723. Nel 1739 restaura la lapide dell’altro Di Giovanni, e diventa Commendatore di S. Maria del Salice a Fossano. Nel 1741 Balio Gran Croce della Sacra Regia Giurazia

  • Stagno Giovanni di Messina

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano da < 1743 a ?

Cabreo della Commenda di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano 1743 iniziato il 23 Maggio 1743 e terminato il 14 Gennaio 1745.

Citato nei Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Centignano 1768 come estensore del Cabreo sopra detto.

Balivo, Priore e Commendatore.

Ricevuto nell’Ordine il 10 Novembre 1686. Nel 1733 è Commendatore della Commenda di S. Lucia di Viterbo e nel novembre del 1743 Bailo di S. Trinita di Venosa

Dato che non è menzionato nel Ruolo dei Cavalieri del 1770, dovrebbe essere morto prima di questa data.

  • Ferretti Benedetto di Ancona dei Conti Ferretti

Balio e Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano da < 1750 a ?

Ricevuto nell’ordine il 10 Luglio 1694.

Citato nei Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Centignano 1768 come estensore di un cabreo dei beni di Pitigliano nell’anno 1750. Nel Cabreo di Pitigliano è descritto come Balio di S. Giovanni di Cremona, Commendatore di S. Basilio di Rieti, e S. Agata di Fermo (1750).

Nel 1727 è Commendatore di S. Agata di Fermo e Ricevitore del Gran Priorato di Roma .

Nel 1753 è Balio di Cremona e Commendatore di S. Agata di Fermo.

Dato che non è menzionato nel Ruolo dei Cavalieri del 1770, dovrebbe essere morto prima di questa data..

  • Bussi Papirio (1681-19/7/1766) di Viterbo

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo da almeno 1757  a ?

Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Centignano 1762

Ricevuto nell’Ordine il 19 settembre 1698 ma non citato negli elenchi. Nel 1737 era Commendatore di S. Giovanni Battista a Caltagirone. In una lapide conservata in S. Maria della Quercia a Viterbo è definito Cavaliere di S. Stefano.

Vicecastellano di Castel S. Angelo dal 1 settembre 1752 al momento della morte.

La data di inizio della commendatura si ricava dal documento dei miglioramenti, come atto rogato il 2 Maggio 1757 per affitto di terreni a Simone Fiorentini.

  • Caracciolo Gaetano dei Principi di Marano di Napoli, Priorato di Capua

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano da <1768 a almeno 1771

Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Centignano 1768

Cabreo della Commenda di S. Maria in Carbonara di Viterbo, Orte e Centignano 1771

Ricevuto nell’ordine l’8 luglio 1711 battezzato il 7 agosto 1708, ricevuto in minore età.

Non appare nel Ruolo del 1789. Muore prima del 1780, in quanto nei “Miglioramenti” del 1780 viene definito “fu”.

  • Arezzo Francesco Saverio dei Baroni di Targia di Siracusa, Gran Priorato di Messina

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo da < 1776 a ?

Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara, Orte e Centignano 1780

Ricevuto nell’Ordine il 10 Dicembre 1723, battezzato il 12 aprile 1704 (Ruolo 1770), proprietario della galera magistrale dal 1740, capitano della stessa e della flotta dell’ordine dal 1752  Non appare nel Ruolo del 1789.

  • Costaguti Vincenzo di Roma (22 dicembre 1711-?)

Commendatore di S. Maria in Carbonara di Viterbo dal 30 aprile 1784 (Miglioramenti della Commenda di S. Maria in Carbonara 1791 (ASMOM 199 5), f. 2)

Ci sono due Vincenzo Costaguti; il primo ricevuto nell’Ordine l’8 Aprile 1727 (Bonazzi) battezzato il 18 dicembre 1712, e qui indicato come Commendatore di S. Maria in Carbonara, il secondo (Bonazzi) ricevuto nell’Ordine il 9 dicembre 1782.

Questo è molto probabilmente l’ultimo commendatore di Centignano.


TESTI CHE RIPORTANO GLI ELENCHI DEI CAVALIERI GEROSOLIMITANI DELLA LINGUA D’ITALIA

DALL’INIZIO AL XIX SECOLO

Bartolomeo Del Pozzo, “Ruolo Generale de’ Cavalieri Gerosolimitani della Veneranda Lingua d’Italia”, Torino 1714

Ludovico Araldi, “L’Italia nobile nelle sue città, e ne’ cavalieri”, Venezia 1722

Francesco Bonazzi da Sannicandro, “Elenco dei Cavalieri del S.M. Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme ricevuti nella Veneranda Lingua d’Italia dalla fondazione dell’ ordine ai nostri giorni”, Napoli 1897-1907

ASF Carte Strozziane, Serie I, volume 369, cc. 204-206, “Lista dei cavalieri d’Italia 1533”

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