1829 – Uno sconosciuto intervento di restauro all’organo della Collegiata

Nell’esaminare il faldone 617 dell’ Archivio Ruspoli Marescotti, conservato nell’Archivio Segreto Vaticano, e intitolato “Amministrazione PACELLI e LELLI 1828 al 1832”, apparentemente non aperto in tempi recenti, mi sono imbattuto in una filza di ricevute ancora chiusa.

All’interno, fra vari altri documenti di minore interesse, c’era la ricevuta di pagamento, con la distinta dei lavori fatti, del Conte Alderano Spada, notissimo organaro ternano. Come si può vedere dalla trascrizione sotto riportata, l’intervento fu molto ampio, con la sostituzione di trenta canne, e con il riattamento dell’organetto annesso.

Alla famiglia del Conte Alderano Spada vengono attribuiti i seguenti organi.

1827 Chiesa del Cimitero Rieti

1831 Chiesa di S. Michele Arcangelo Greggio

1831 Chiesa di S. Maria Arrone

1859 Chiesa di S. Giovanni Battista Sangemini

Fino a questo momento, l’intervento di restauro è rimasto sconosciuto e non pubblicato. In sostanza, l’ampio intervento, fatto a circa cento anni dalla fabbricazione dell’organo da parte della famiglia Alari di Roma e a 16 dal nuovo organo di Angelo Morettini, sembra porre il problema della qualità dell’organo degli Alari, o quantomeno la sua gestione/manutenzione.

 

TRASCRIZIONE

Aprile 1829

Avere da Monsignor Ruspoli

Pagati li 8 sc. 30:08 al Sig. Conte Alderano Spada da Terni per ripulitura ed accordatura dell’Organo della Collegiata, come da conto e ricevuta con lettera n. 4

 

All’Illmo Sig.re Sig.reProne Colmo

Il Sig. D. Biagio Stefani

Can.co Sagristra nell’Insigne Colleg.ta di Viterbo

Vignanello

 

Ill.mo Sig. Pne Col.mo

Avendo comunicato la sua pregiatissima a questo Monsignor Ruspoli, esso mi ha fatto intendere di significar a Lei, che intorno a ciò che riguarda l’affare del noto organo, potrà ora combinare l’occorrente con codesto suo Agente Sig. D. Vincenzo Pacelli, di cui egli si prevale; intanto con la più rispettosa stima, e rispetto passo a confermarmi

Di V.S. Ill.ma

Roma 24 Marzo 1829

D.mo Ob.mo Servi.re

Nicc. S. Michiel

[computista in Roma ndr]

 

Spese fatture occorse

Nello ristabilimento dell’Organo dell’insigne Collegiata di

S:[ant]a Maria di Vignanello

Per accesso, cioè per vettura di due cavalli, con uomo per due giorni 1:80

Spese per viaggio :60

Per n:° tre candele di cera :31

Per n:° trenta canne nuove dette di replica, quali erano rese assolutamente inservibili 4:50

Per il tira mantici :80

Per chiodi, e cantaroli :10

Per colla, e pelli :37

Per fattura di riattamento dell’Organo grande composto di n:° sedici registri: cioè: per averlo scomposto, comprensivamente al bancone, riattate ad’una ad’una tutte le canne, intuonato, ed accordato 19:20

Idem per l’organetto annesso composto di due registri 2:40

==== Nota = E’ costume de’ Professori Organari di percepire uno scudo a Registro per scomporre, ripulire, ed accordare qualunque organo: qui si sono aggiunti due pavoli di più per Registro, attese le infinite imperfezioni trovate al bancone, e nelle canne ===

Totale sc. 30:08 ½

Ho ricevuto io sottoscritto la sud:[ett]a somma di scudi 30, e baj. 8 ½ dal R[everen]do D. Vincenzo Pacelli Agente di Monsignor Ruspoli. In fede dico scudi trenta e baj: 8 ½

Vignanello 8 Ap[ri]le 1829

Alderano Spada

 

NOTE E TRASCRIZIONE DI

© MAURIZIO GRATTAROLA MARZO 2017